Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

Bambini e arti marziali

Immagine
Le <arti marziali> sono discipline che aiutano autocontrollo, un ottima cosa soprattutto per i bambini che presentano grosse difficoltà a gestire le proprie pulsioni e l’<aggressività>. Infatti, spesso sono sport, soprattutto il <judo> e il <karate>, indicati proprio per i piccoli che presentano disturbi del comportamento e persino del linguaggio, considerando la stretta connessione tra movimento e capacità espressiva. Perfette a qualsiasi età, sia per gli uomini che per le donne, a maggior ragione se si tratta di piccoli che risultano essere particolarmente attivi e hanno difficoltà a gestire i loro impulsi e rispettare le regole e soprattutto comprendere e gestire le proprie emozioni. Le arti marziali sono ottimali per uno sviluppo equilibrato del corpo e non solo della mente. Per la prevenzione di <malattie cardiovascolari> e obesità, per una corretta postura, perfette per la crescita forte e sana di ossa, articolazione e muscoli che divent

Lo sport per stimolare la mente

Immagine
Il movimento è una delle cose più naturali possibili per l’uomo, e rappresenta inoltre una risorsa fondamentale non solo per il corpo, ma anche per la mente. Questo implica l’importanza che ha per noi la libertà di esprimerci, perché questo oltre ogni cosa ci consente di scaricare la tensione e la negatività. Uno strumento che tutti hanno e che possono sfruttare per vivere più serenamente la propria vita. Ovviamente questo vale anche e soprattutto per i bambini. Il movimento dunque aiuta a <sfogare le proprie frustrazioni>, ma anche a percepite il proprio corpo, conoscere e <migliorare le capacità di apprendimento>. Perché è proprio il movimento lo stimolo che porta il cervello ad attivarsi.  L’ attività fisica porta dunque incredibili benefici in quanto oltre a garantire uno sviluppo fisico ottimale aiuta una crescita e un corretto sviluppo psico-fisico. Il bambino riesce ad esprime un bisogno assolutamente naturale di operare, di affrontare e superare le   d

Inattività e obesità nei bambini, cosa fare per prevenirne le conseguenze

Immagine
La mancanza di attività e movimento soprattutto nei bambini comincia a diventare un problema di livello mondiale, non tanto per il fenomeno in sè quanto alle conseguenze che questo comporta. Partendo dalla salute fisica oltre a quella psicologia del bambino. L’ obesità e i problemi cardiovascolari sono la prima vera problematica che emerge, data da una vita sempre più sedentaria che insieme alla cattiva alimentazione diventano un vero binomio esplosivo facilitando il sovrappeso e tutti ciò che ne consegue, con dati ad oggi davvero preoccupanti L’aumento di peso incontrollato porta anche ad una compromissione dello <sviluppo motorio> riducendo inevitabilmente elasticità muscolare oltre che a rilevanti difficoltà articolari aumentando inevitabilmente la <fragilità ossea>, le complicazioni a livello respiratorio, posturali e soprattutto psicologici, fino a sfociare a veri e propri <disturbi del comportamento>, <depressione>, <disturbo del sonno>, <d

Sport da fare a 11 anni

Immagine
Lo <sport> è un elemento che non deve mancare nella vita di un adulto come in quella di un bambino, aumenta forza e controllo del corpo, con una crescita fisica ottimale, di muscoli, postura e articolazioni, consente di mantenere il peso ponendo così le basi per una crescita sana ed equilibrata.  In generale non importa l’età in cui si comincia a fare attività fisica, sicuramente prima si inizia e meglio è, già da 4 anni in su iniziando con attività motoria solitamente preparatorie allo sport vero e proprio. In tutti i casi il movimento è fondamentale. <Scegliere lo sport giusto> non è però sempre un impresa semplice per un genitore, il segreto è quello di far provare al piccolo un po’ tutto e seguire le sue richieste, questo vale per i più piccoli ma anche per i ragazzini che si approcciano allo sport in età più avanzata. Sono davvero tantissimi gli <sport tra cui scegliere> e se avete dei dubbi su quale sport far fare a 11 anni al vostro bambino non c’è che