Lo sport per stimolare la mente


Il movimento è una delle cose più naturali possibili per l’uomo, e rappresenta inoltre una risorsa fondamentale non solo per il corpo, ma anche per la mente. Questo implica l’importanza che ha per noi la libertà di esprimerci, perché questo oltre ogni cosa ci consente di scaricare la tensione e la negatività. Uno strumento che tutti hanno e che possono sfruttare per vivere più serenamente la propria vita. Ovviamente questo vale anche e soprattutto per i bambini.



Il movimento dunque aiuta a <sfogare le proprie frustrazioni>, ma anche a percepite il proprio corpo, conoscere e <migliorare le capacità di apprendimento>. Perché è proprio il movimento lo stimolo che porta il cervello ad attivarsi. 
L’attività fisica porta dunque incredibili benefici in quanto oltre a garantire uno sviluppo fisico ottimale aiuta una crescita e un corretto sviluppo psico-fisico. Il bambino riesce ad esprime un bisogno assolutamente naturale di operare, di affrontare e superare le  difficoltà, trovando soluzioni nuove e soprattutto si diverte, sviluppando allo stesso tempo  motivazione oltre che <apprendimento>. 

Quindi fare sport diventa un aspetto centrale nella vita non solo del bambino ma di tutti. Perché con il movimento si apprende la capacità di coordinamento e l’equilibrio che sono fondamentali al fine di stimolare la parte più importante del nostro corpo, il cervello, il movimento è infatti capace di dare imput al cervello in modo da farlo attivare e crescere, con esso diventano più complessi i <processi di apprendimento> e si comprensione, con un notevole sviluppo della capacità di pensiero e persino quello cognitivo.
Questo implica che non per forza un bambino attivo debba sempre essere considerato nella sua eccezione negativa, al contrario, si tratta di bambini solitamente più intelligenti, che amano esplorare e conoscere. Il movimento è il modo per unire il piacere di agire con il gioco, in questo modo è possibile favorire sia la scoperta di sé ma anche del mondo circostante, inoltre ha la funzione di attenuare gli stati di malessere o di paura, attivando i processi di rassicurazione e di simbolizzazione.

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